Orientamento teorico
Il mio approccio è di tipo psicoanalitico fenomenologico ed i percorsi di psicoterapia che offro sono sempre pensati e calibrati sulle necessità e sulla storia clinica della persona; tali percorsi possono essere rivolti al singolo o al gruppo, a seconda del contesto e della richiesta d’aiuto.
Le mie competenze professionali a nulla servirebbero senza alcuni dei principi fondanti del mio operare: l’incontro con “la persona”, prioritario rispetto all’incontro con “il paziente” e l’impegno clinico alla ricerca e alla formazione.
Questo modo fenomenologico di intendere la psicoanalisi vede in essa l’esercizio non di una tecnica che si frappone fra terapeuta e persona, ma di una tecnica che è “dentro” il terapeuta stesso, una tecnica per la quale il fondamento della terapia è la relazione ed il reciproco rapporto. Conoscenze scientifiche e esperienza devono fondersi e trasformarsi in un atteggiamento e in un essere-in-relazione che è, di per sé, terapeutico.
Se la comunicazione empatica è profonda e autentica, la persona può ricostruire, nella nuova realtà dello spazio terapeutico, il rapporto con se stesso e con il suo mondo; la psicoterapia si trasforma così in una sfida esistenziale e strumento di parole nuove.
Psicoterapia della crisi
L’intervento sulla “crisi” è volto ad accogliere la persona portatrice di una sofferenza e di una situazione vissute come “critiche”: il concetto di crisi si rifà a qualcosa che accade, in modo improvviso e violento e che distrugge un equilibrio, mettendo in discussione sicurezze ed identità.
Talvolta una crisi può nascere senza che vi sia un motivo scatenante, ma come la risultante di un lungo percorso di eventi stressanti e dolorosi; talvolta, invece, la crisi è conseguenza di eventi traumatici come una malattia fisica, una separazione o un lutto, cambiamenti sul posto di lavoro, una relazione che si conclude dolorosamente.
Di qualsiasi crisi emotiva si parli, essa assomiglia ad un fulmine che squarcia e divide il cielo in due parti: un prima, sereno e passato, ed un dopo, spaventoso e diverso, in cui qualcosa è cambiato completamente.
La psicoterapia può offrire alla persona, impegnata nel processo di elaborazione e superamento della crisi, una stampella su cui appoggiarsi anche solo temporaneamente, fino al momento in cui le risorse e la stabilità interne non siano ristabilite.
Altre volte, invece, un intervento terapeutico sulla “crisi” può mirare alla comprensione del significato della crisi, per poter successivamente inserire le difficoltà affrontate nel contesto di vita della persona.
L’obiettivo dell’intervento terapeutico della crisi, a breve o lungo termine, non è solo il superamento del problema attuale ma anche la costruzione di strumenti, pensieri ed emozioni nuove che permettano di affrontare i momenti critici futuri.
La psicoterapia non è chiamata, paradossalmente, a risolvere una crisi, ma a renderla la nostra crisi, portatrice della storia e delle parole che parlano di noi.
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